
L'Ingegneria genetica studia per trovare un atleta creato in laboratorio in grado di battere qualsiasi avversario. E' quello che si potrebbe verificare in un futuro molto prossimo, in quanto si è scoperto che "I geni che influenzano la prestazione sportiva sono più di 200. Andando ad aumentare o ridurre la loro espressione si potrebbe costruire l'atleta perfetto in laboratorio".
A lanciare l'allarme sulle nuove frontiere tecnologiche del doping è Dario D'Ottavio referente per il Consiglio nazionale dei chimici (Cnc) nella Commissione antidoping del ministero della Salute, intervenuto a Roma durante la presentazione dell'iniziativa 'Il doping non è acqua fresca' promossa dal Cnc al Palazzo dell'informazione.