Scoop: Fallimento integratori sintetici!

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Fallimento totale e irreversibile degli integratori minerali e delle vitamine sintetiche
Edizione Straordinaria On-line del Journal of the American Medical Associatio. - Una notizia e una pagina storica che l’Igienismo Naturale aspettava da anni.
In data 10/12/08 il Financial Time parte con un articolo di Clive Cookson da Londra, che riporta la notizia che noi igienisti-naturali aspettavamo da anni. L’America rivela al mondo i risultati veraci, nudi e crudi, scioccanti e sconvolgenti, dei due maggiori esperimenti mondiali su vitamine sintetiche e integratori salino-minerali:

Esperimento 1: 35000 soggetti maschi di mezza età, durata 5 anni, suddivisi in 2 gruppi A e B.
Gruppo A sottoposto a dosi giornaliere di vitamine C ed E sintetiche più selenio inorganico come integratore salino, e Gruppo B sottoposto a dosi placebo di pillole apparentemente identiche, ma contenenti solo innocente mollica di pane.

Esperimento 2: 15000 soggetti maschi, tutti medici volontari, durata 8 anni, suddivisi in 2 gruppi A e B.
Gruppo A sottoposto a dosi giornaliere di vitamine C ed E sintetiche, e gruppo B sottoposto a dosi placebo di pillole colorate identiche alle precedenti ma contenenti solo innocente mollica di pane.

Ironia della sorte, o tiro mancino del destino, entrambi gli studi sono stati sovvenzionati con straordinari fondi della Pfizer e dei maggiori gruppi farmaceutici americani, con la dichiarata intenzione di confermare le prime menzognere indicazioni degli anni 90, le quali promettevano mari e monti agli ammalati di cancro e di altre malattie gravi.
Ebbene, e questa è la notizia scoop del secolo, i due esperimenti hanno rivelato, con estremo scorno delle industrie farmaceutiche, l’esatto contrario di quello che si proponevano di dimostrare.
In pratica Pfizer and Company si sono dati una grande botta sui già fiappi attributi.

I due esperimenti hanno provato infatti, in modo inconfutabile, che i minerali inorganici degli integratori, gli antiossidanti farmacologici, le vitamine sintetiche che stanno alla base dei tutte le scelleratezze mediche e dietologiche di questi ultimi venti anni, non solo non fanno da schermo protettivo contro il cancro alla prostata (che era poi l’argomento topico di partenza), contro il cancro più in generale, contro l’infarto e le malattie in genere, ma addirittura comportano un peggioramento consistente e progressivo delle varie situazioni patologiche, visto che i gruppi placebo utilizzati sono usciti dai due separati esperimenti in condizioni marcatamente migliori rispetto ai gruppi vitaminizzati e mineralizzati artificialmente.

I commenti a caldo di una Medicina sconvolta e disorientata.
Non un’onda distruttrice ma uno tsunami planetario.

I due esperimenti americani del 2008 sugli integratori promettono fuoco e fiamme.
Non è un’onda distruttrice, ma uno tsunami planetario.
C’è già molta gente che sta mugugnando contro l’imbecillità della Pfizer di aver voluto e sostenuto tali prove, quando si sapeva già che gli integratori drogano e non guariscono.
Questo significa darsi la zappa sui propri piedi, dicono dalle parti di Atlanta.
I medici del mondo sono tutti con le antenne allungate. Sono ammutoliti. Non sanno cosa dire e cosa fare. Non sanno davvero quali pesci pigliare.

Hanno prescritto integratori a destra e manca fino a ieri, tessendone doti sperticate e prendendoli pure per sè e per i propri familiari.

Con quale faccia affrontare adesso la clientela ? Ci mancava proprio anche questa tegola in testa.
Il dr Peter Gaun della University of Illinois di Chicago ha invitato i medici a non raccomandare e prescrivere più selenio e vitamine C ed E, e nessun altro antiossidante sintetico, visto che i dati degli anni 90, dove si guardava a quelle cure integrative con religiosa attesa non erano stati mai sottoposti a test abbastanza prolungati ed affidabili.

Il commento del dr Jody Moffat, health specialist al Cancer Research Institute-UK, è che i supplementi sintetici, non possono assolutamente sostituirsi a una dieta sana, e che alla fine diventano essi stessi fattore cancerogeno aggiuntivo.
Mangiare una dieta ad alto contenuto di frutta e verdura è il migliore modo, l’unico modo, per ottenere tutte le vitamine e i minerali di cui abbiamo bisogno, ha concluso il dr Moffat.
Le industrie produttrici di integratori mineral-vitaminici, faccia tosta più che mai, sono subito intervenute a dire la loro, sostenendo che i risultati dell’esperimento non inficiano e non azzerano le motivazioni per cui la gente prende le loro pillole.
Chiaro che il 12% della popolazione americana vive integrandosi in continuazione di vitamina C ed E.
Una fetta troppo importante di mercato per rinunciarci a cuor sereno.
Nessuna assoluzione dunque per i fabbricanti di integratori salini e vitaminici, per i produttori di bevande gatoradiche che rimangono nelle liste dei produttori di droga, di malattia e di morte.

Conferma puntuale e millimetrica dei risultati di Cambridge
L’esperimento 2000 di Cambridge era stato un duro colpo proibito all’America, un brutto rospo mai digerito per diversi motivi:
A) Veniva dall’Inghilterra che sta sempre in Europa, e l’America non può farsi scavalcare e ridicolizzare dai suoi ex-colonizzatori anglosassoni su argomenti top-priority come quelli attinenti la salute. E’ l’America che detta le regole sanitarie al mondo, non la vecchia Inghilterra di Carlo e Camilla.
B) Sbriciolava e metteva in berlina tutte le peggiori malefatte degli ultimi 30 anni della FDA, della WHO, e del marciume medico ufficiale americano, come la scandalosa sovra-valutazione delle proteine, come la distorsione del fattore B12, come la criminale sotto-valutazione della vitamina C naturale.
C) Rilanciava e riconfermava implicitamente le mai ben-digerite ricerche di un altro grande e proibito Europeo (russo e magari marxista) di nome Kautchakoff sulla leucocitosi, generata dalla carne e dalle proteine animali sul corpo umano fruttariano (ricerche tenute rigorosamente nascoste e insabbiate in America per decenni).
D) Dava un duro colpo alla Pfizer, alla Roche, alla Merck, alla GlaxoSmithKline (GSK), alla Sanofi-Aventis, ai colossi mondiali del medicamento, per le affermazioni autorevoli e a voce grossa delle dottoresse Khaw e Welch sui 5 pasti di frutta matura al giorno atti a moltiplicare per 5-6 la quota minima di acido ascorbico e a stravolgere i dati FDA sull’apporto minimo giornaliero di vitamina C naturale (e non sintetica).
E) Dava una sonora bastonata a tutte le male-industrie americane dei cibi proteici cotti (Kraft Foods) e alle bevande (Coca-Cola, Fanta, Seven-Up, Pepsi), a tutte le catene della fast-food restauration (McDonald, KFC, Burger King, Wendy), del caffé (Starbuck Coffee, The Pacific Coffee, The Coffe Bean & The Tea Leaf), dei dolcetti (Donkin’s Donuts) e dei gelati (Baskin-Robbins).
F) Dava una mazzata mortale alla famigerata dieta-tranello Atkins e a tutte le diete assassine che si stavano già elaborando negli ultimi anni 90 (Gruppi Sanguigni di Peter D’Adamo, Zona di Barry Sears, South Beach di Arthur Agatson, Antiossidante di Ray Strand, e decine di altre diete minori tutte basate sulla farabutta e abominevole formula scassa-uomo del low-carb (bassi-carboni) e della high- protein (alte proteine), ispirate e supportate dalla Ndc (National Dairy Council) che incorpora i casari d’America, e dai potenti mega-gruppi dell’allevamento e della macellazione industriale americana, ruotanti intorno alla Ndc.

E fu per questi motivi che scattò implacabile l’apparato della CIA e dei servizi segreti ad insabbiare e nascondere i risultati di Cambridge agli occhi del mondo intero per quasi dieci anni, a ordire una feroce e sistematica congiura del silenzio, a impedire che tali risultati finissero sui telegiornali e sulle prime pagine dei giornali del mondo intero o addirittura, per carità, sui libri di testo e sui manuali medici e nutrizionisti delle università e degli ospedali, tutti ancorati e controllati militarmente dalla Santa Madre Chiesa Medica di Atlanta, tutti imbalsamati intorno ai perversi e svianti dati 1960 della FDA.
Erano gli anni 60, e le ambizioni dei casari-macellai americani divennero ambizioni planetarie.
La bella e ringiovanita America vincente del dopoguerra, andava di moda in ogni angolo del pianeta.
Il mondo intero era incollato alla radio per contendersi i vari The Platters, Elvis Presley, Neil Sedaka, Paul Anka, Roy Orbison, Pat Boone, Frank Sinatra, Bob Dylan.
L’America bella e accattivante del ritmo e della melodia, ed anche quella fantasmagorica e luccicante di Hollywood, con Marilyn Monroe, Rock Hudson e Jane Mansfield, stavano conquistando il mondo intero.

L’America lercia e puzzolente dei macelli e delle stalle-penitenziario sniffò la grossa opportunità e il grosso business che si poteva realizzare, sfruttando quella formidabile e irripetibile scia di ambasciatori eccellenti. Si trattava di agganciare i mercati del mondo intero, col prodotto made in USA, o meglio ancora col prodotto made nei macelli USA.

I primati ideologici di un incognito ricercatore privato italiano che prende appunti in proprio ed elabora teorie di opposizione frontale al marciume americano, e al trend macellatorio mondiale che affligge non solo l’Italia ma l’intero pianeta Terra
A inizio febbraio 2008, in una timida ma decisiva conferenza per pochi soci e accoliti all’AVA di Roma, il prof Franco Libero Manco presenta alla sua gente un Illustre Sconosciuto, spuntato per quasi-magia grazie a una tesi universitaria e a un libro circolante miracolosamente per fotocopie underground, presentandolo pubblicamente come elemento di spicco (a livello nazionale e mondiale, bontà e follia sua) della congiunzione tra etica e salutistica, prendendo il malcapitato in contropiede, sorprendendolo, e dandogli responsabilità e pesi che tale ospite non era abituato a immaginare e sostenere.
L’episodio viene seguito da altri che si susseguono a ritmo frenetico, grazie anche a un favorevole accoglimento della editoria on-line verso gli scritti di quel ricercatore strano e sui generis il quale, mancando una struttura universitaria adatta ad accogliere i suoi studi, ha pensato nel frattempo di rimboccarsi le maniche e di fondare una sua piccola università privata, libera e indipendente, di comportamento etico e di nutrizionismo igienistico-naturale.
Alla luce di questo ultimo strabiliante esperimento americano, che la CIA cercherà di bloccare ma con poche chance di riuscirci, l’incognito ricercatore si rende conto che tutto il suo schema ideologico ventennale prende più che mai forma, concretezza e valenza scientifica.
Non pensa e non dice che Franco Libero Manco avesse visto giusto nel percepire con arguzia e intuito i valori che stavano dietro quel libercolo di fortuna, giuntogli nelle proprie mani da un ex-Provveditore agli Studi di nome Giuseppe Maraglino, che lo aveva a sua volta ricevuto da uno scrittore-medico di nome Bruno Melas.
Ma riconosce che Manco seppe cogliere alcuni aspetti unici e originali delle sue posizioni.
Se il prof Giorgio Calabrese, che impazza e riempie giornalmente con autorevolezza e spocchia aristotelica gli schermi televisivi di questo paese, ha avuto il coraggio di annunciare sulla televisione di stato il proprio Teorema Calabrese (vedi articolo Tigre di Carta pubblicato on-line da Luigi Boschi), l’Illustre Sconosciuto si prende qui la briga di fare altrettanto, su Internet, mettendo in evidenza i lati essenziali del suo lavoro.
Raccontare se stessi è più imbarazzo che vanità

Esistono di sicuro in questo paese e nel mondo molte persone che, in assoluto anonimato, si comportano bene e mangiano bene, senza doverlo dire in giro e senza farsene alcun vanto.
Ero tra di loro per una vita intera ed ora, avendo guadagnato qualche critico e qualche estimatore, sono costretto a raccontare me stesso, non per vanità, ma per chiarezza.
Mentre abbozzavo le mie personali teorie sulla alimentazione, provenienti da una vita da vegetariano-fruttariano autodidatta e da diversi studi sull’argomento, decisi 15 anni fa di andare con tutta la mia famiglia alla Conferenza Annuale dell’ Igienismo Naturale Americano a Baltimora, tutto in privato e tutto di tasca propria, a testimonianza di un genuino interesse per l’argomento.

Non fu dilapidazione di capitali. Conobbi e parlai personalmente con Alec Burton, Ralph Cinque, Frank Sabatino, Harvey e Marilyn Diamond (autori del best seller Fit for Life).
Mi resi conto dei punti forti e di quelli deboli della ANHS, delle loro grandi verità, e di qualche loro minore debolezza.

Elenco dei punti chiave del mio schema ideologico etico-salutistico
1) Rivalutazione, in contrasto con la stessa ANHS, della figura di George Clement, scrittore igienista americano, totalmente sconosciuto in Italia, costretto a stampare i suoi testi in America sotto il falso nome di Hilton Hotema, a causa delle persecuzioni cui era sottoposto. Hotema fu un grande maestro fruttariano, che finì la sua vita ultracentenario nelle Hawaii.
Il furore con cui le autorità americane lo avversarono era determinato non solo dalle sue posizioni vegane, ma anche da quelle anti-cerealicole.
La prova di queste mie posizioni sta nel testo I Papiri di Hygea che scrissi nel 1995 e che sarà pubblicato penso entro il 2009.
2) Contestazione scientifica e rigorosa dei trucchi e delle blasfeme provocazioni filo-carnivore messe in cantiere dalla sponda opposta, ovvero dei cosiddetti fiori all’occhiello dell’antivegetarianismo, come la B12, il Ferro-eme, le Proteine Nobili, gli Aminoacidi Essenziali, gli Omega-3 da pesce.
3) Contestazione scientifica e rigorosa della macrobiotica e della tendenza a cuocere (in concomitanza e direi in anticipo sul chimico Nico Valerio, e con sostanziali diversità dal medesimo per le sue posizioni di accondiscendenza verso i latticini).
4) Totale supporto e introduzione in questo paese del concetto di food-enzyme del prof Edward Howell, uno dei principi-base del crudismo, senza il quale si capisce ben poco in fatto di nutrizione.
Posizioni testimoniate pure dai già citati I Papiri di Hygea.
5) Pieno appoggio alle opere del medico bavarese di Friburgo Arnold Ehret e del medico zurighese Max Bircher-Benner (1836-1939).
6) Affermazione vigorosa su basi scientifiche della fruttarianità spiccata del corpo umano. Per cui più un essere umano si attiene alle condizioni del proprio apparato frutto-compatibile e meno problemi fisici avrà. Più uno trasgredisce invece le proprie condizioni esistenziali e più problemi fisici, e più malattie dovrà affrontare nella sua vita.
7) Dura e sistematica sconfessione, a livello scientifico, di tutte le assurde diete basso-carboniche con cui i commercianti americani della peso-riduzione hanno invaso il mercato mondiale (Atkins, D’Adamo, Sears, Agatson).
8) Denunzia continuata sull’imbroglio mondiale delle vitamine sintetiche e degli integratori minerali, nonché dell’uso assurdo e indiscriminato delle integrazioni mineral-vitaminiche (cioè delle integrazioni farmacologiche, in quanto i prodotti sintetici sono veri veleni e veri farmaci e non vitamine e non minerali) nei cibi di uso comune.
9) Denunzia e demolizione delle malefatte degli untori e dei monatti dell’Aids, delle malefatte di Clinton, della regia diabolica di Soros, dei Nobel comprati e addomesticati (Montagnier), dei Nobel prossimi venturi (Gallo).

L’importanza strabiliante delle vitamine vere e dei minerali organicati per il genere umano e per le donne in particolare  (Agel MIN)
Quando si parla di vitamine e di minerali tutti drizzano le orecchie.
E’ proprio lì che si gioca la complessa partita della salute. Le calorie sono tutto sommato facili da mettere vicino. Uno mangia fin quando è sazio e le cose si mettono a posto automaticamente da sole.
Il problema, il mistero, i dubbi amletici ti assalgono quando si parla di questi piccolissimi ed evanescenti elementi, su questi micronutrienti di traccia che non si sa mai se li prendiamo tutti, se li prendiamo nel modo giusto, se ne prendiamo pochi o troppi, se ne siamo carenti come e perché.
Ricordo che qualche anno fa l’amico psicologo dr Alessandro Orlando, autore di un ottimo testo sulla respirazione dal titolo Intelligenza Emotiva e Respiro, mi chiese di preparare una ricerca specifica sul ferro, proprio perché alle sue conferenze in giro per il Friuli e il Triveneto, il pubblico femminile gli chiedeva con sistematica cadenza come fare per risolvere le proprie carenze di quel minerale.
Alla fine, gli scrissi una prima tesina di poche pagine che mi parve buona ma troppo sintetica.
Fu per questo che mi misi a lavorare ancor più alacremente sul Ferro, l’Enzima, l’Anima, di cui una prima metà sarà in libreria a Marzo col titolo L’Alimentazione Naturale dalla A alla Z, dove le pagine dedicate al ferro sono una cinquantina.
Ho la fortuna di essere partito col piede giusto, e di non dover fare sconvolgenti opere di ristrutturazione e di aggiornamento mentale sull’argomento minerali, come dovranno fare la FDA, gli Ospedali, le Usl, le farmacie e i medici in generale.

Come reagirà il dr Ray Strand, grande sostenitore delle cure a base di integratori ?
I due esperimenti sugli integratori citati in questa tesina hanno messo una definitiva pietra sulle porcherie chimiche che la sanità mondiale ha fatto ingoiare alla popolazione per oltre venti anni.
Più corruzione o più imbecillità?
Difficile dirlo.
Di sicuro è che a pagare sono sempre e solo gli ignari consumatori.
C’è gente che ha preso il Nobel per la sua ricerca sulla vitamina C, come il dr Paul Linus, e che l’ha prescritta il lungo e in largo.
Roba da rivoltarsi nella tomba per il rimorso.
C’è da chiedersi come reagirà a questa autentica bomba deflagrante il dr Ray Strand, che ha fatto il giro del mondo con le sue conferenze e il suo best-seller dal titolo chilometrico What your doctor doesn’t know about nutritional medicine may be killing you (Quello che il tuo medico non sa sulla medicina nutrizionale può ucciderti).

Strand, buon conoscitore del corpo umano e ottimo medico internista per 20 anni, e convertitosi di recente agli integratori sintetici, ha ammesso che i medici di Cambridge avevano pienamente ragione, e che per combattere le malattie killer del cancro e dell’infarto, ed anche tutte le altre derivanti dalla ossidazione e dai radicali liberi, i 5 pasti minimi quotidiani di solo frutta erano una manna.
E’ arrivato pure a dire che a suo avviso cinque non bastano, e che ce ne vorrebbero almeno 7.
Ma, vista la scarsa intelligenza della popolazione mondiale per niente disposta ad abbracciare la sua sola ancora di salvezza del frugivorismo, del ricorso sistematico al suo cibo di elezione che è la frutta, lui è costretto a ripiegare pesantemente sugli integratori, a prescrivere a dosi massicce minerali come lo zinco e il selenio, vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C ed E, vitamina A, coenzima Q1, acido alfa-lipoico e bioflavonoidi.

La Banda dei Quattro delle diete micidiali
Un consiglio al dr Ray Strand glielo potrei anche dare.
Faccia anche lui un bel viaggio alle Bahamas sullo yacht del dr Barry Sears.
E magari si faccia raggiungere dal cardiologo Arthur Agatson e dall’altro furbastro di nome Peter D’Adamo.
In Cina li chiamerebbero la banda dei Quattro, in mancanza del quinto componente, dr Atkins, finito malissimo nel 2004. E li condannerebbero come minimo ai lavori forzati.
Hanno venduto per anni, a prezzo di oro, merce avvelenata e diseducazione culturale.
Hanno proposto diete insensate e sbilenche, regolarmente sorrette da stampelle chimico-farmaceutiche.
I Quattro che più hanno imbrogliato e danneggiato la salute mondiale negli ultimi dieci anni.
Stiano pure lì alle Bahamas a mangiarsi tutti i miliardi accumulati con le loro diete micidiali e le loro malefatte, coi soldi tolti in modo truffaldino alle loro stesse vittime.
Hanno anche rovinato ulteriormente la già precaria reputazione dell’Ordine Medico.
A patto che restino là a godersi il sole tropicale per sempre, senza più farsi vedere in giro, senza la faccia tosta di mostrarsi sorridenti e pimpanti su Internet o da altre parti.
Già il solo guardarli fa venire il voltastomaco.

By Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA (Associazione Vegetariana Animalista) - Roma
Direzione Tecnica ABIN (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)

Commento NdR: anche se condividiamo in linea di principio cio' che dice Valdo Vaccaro, quando spara a zero sulle vitmine assunte con integratori, vorremmo ricordargli che i cibi moderni, sono ormai coltivati su terreni agricoli impoveriti da decenni di pioggie acide, sementi inadatte ai terreni e magari anche super selezionate (cioe' impoverite ed indebolite), se non addirittura OGM, oltre alla contaminazione dell'aria e dell'acqua utilizzate in agricoltura, diviene ormai utile arricchire l'alimentazione con minerali e vitamine, ovviamente non di sintesi chimica, ma quelle derivanti da frutta e verdura liofilizzate.
Aricolo Tratto da Guida alla Salute Naturale

Alcuni integratori vitaminici sintetici, aumentano il rischio di morte.
Alcuni integratori vitaminici sintetici, consumati quotidianamente da milioni di persone “per la salute” aumentano il rischio di morte, conclude un nuovo studio effettuato dagli scienziati danesi. Questo studio è stato pubblicato sul Journal of American Medical Association. Il Team internazionale di ricercatori guidato dal dottor Goran Bjelakovic (da Copenhagen University Hospital, in Danimarca) ha esaminato gli studi pubblicati prima del 2005 su beta-carotene, vitamina A, vitamina E, vitamina C e selenio.

Gli integratori alimentari sintetici sono commercializzati come antiossidanti e la gente li prende nella speranza (ingenua ma molto rafforzata dalle pubblicità mirabolanti) che migliora la salute e la protezione contro malattie come quelle per il cuore oppure il cancro, eliminando i radicali liberi che causano lo “ stress di ossidazione”, danneggia cosi le cellule e le distrugge.
Gli antiossidanti vengono acquistati anche come prodotti anti-invecchiamento, come dichiarato nelle numerose pubblicità, ne rallentano il processo di invecchiamento.
Alcuni studi hanno indicato che gli antiossidanti di sintesi sono benefici per la salute, mentre altri, soprattutto gli studi clinici su larga scala hanno concluso che essi non avessero gli effetti sulla salute, come viene affermato dai produttori di antiossidanti, nonché i consumi in eccesso possono essere anche dannosi.
In questo studio, il Dr. Bjelakovic ed i colleghi hanno condotto una meta-analisi degli studi e le ricerche che sono state pubblicate prima di ottobre 2005.
La meta-analisi è un metodo scientifico che ordina i materiali pubblicati su un criterio di qualità che tiene conto di una serie di criteri di sicurezza e le potenziali frodi deliberate. Poi, i materiali che corrispondono allo standard di qualità sono soggetti ad un processo statistico per determinare se sono veramente dichiarazioni affidabili.
Il “trial” può essere fatto su più livelli, ognuno aumentando l'indice di fiducia. Il metodo utilizzato in questo caso è stato sviluppato dalla Cochrane Collaboration, un gruppo di 6.000 operatori sanitari che svolgono analisi degli studi biomedici ed altri progetti di ricerca.
815 studi sono stati esaminati, di cui solo 68 studi hanno superato il primo livello di qualità. A questo livello, i risultati sono stati inconcludenti. I supplementi sembravano non avere alcun effetto sul rischio di morte.
Ulteriormente, sono stati eliminati altri 21 studi, essendo fermati solo coloro che erano stati tenuti a bassissimo coefficiente di errore intenzionale. Questo ha costituito il seguente livello di qualità.
A questo livello, i risultati della meta-analisi sono stati molto diversi.
Presi separatamente, la vitamina A aumenta il rischio di morte del 16%, il beta-carotene del 7%, ed il 4% la vitamina E. I risultati per la vitamina C non erano così chiari, ma considerando i migliori studi si è dimostrato che la vitamina C aumenta il rischio di morte del 6%, presa separatamente o in combinazione con altri integratori.
La conclusione generale dello studio è stata che la ricerca della migliore qualità indica un aumento del rischio della mortalità, nel caso di consumo di beta-carotene, vitamina A e vitamina E, ma nel caso del selenio e vitamina C, sono necessari ulteriori studi.
Un portavoce appartenente al settore degli integratori nutrizionali ha affermato che la ricerca è stata alterata dal fatto che negli studi sono stati inclusi le persone che erano già malate ( solo questo è un argomento di buon senso che la ricerca è stata più che significativa e corretta).
I ricercatori hanno detto che ci sono diversi motivi per questi potenziali risultati. Uno è che i radicali liberi, che in precedenza si pensava che causano l'ossidazione, è un prodotto secondario, piuttosto che la causa della malattia. Un altro è che essi potrebbero svolgere un ruolo importante nel sistema immunitario, cosi che rimuoverli sarebbe controproducente.
I ricercatori hanno sottolineato che gli studi che hanno esaminato trattavano solo gli integratori sintetici, così le loro osservazioni e conclusioni non si applicano agli antiossidanti naturali, come quelli che si trovano nella frutta e verdura. Hanno aggiunto che questo studio è importante per motivi di salute pubblica in quanto una percentuale significativa ( 10-20%) della popolazione europea e nordamericana consumano integratori alimentari.
I nutrizionisti dicono che il modo migliore per proteggere la salute non è consumare integratori alimentari sintetici, che nemmeno propriamente vengono assimilati, ma con una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura fresca, ovviamente senza tanti chimici, legumi e semi si potrebbe avere un apporto sufficiente di vitamine naturali, veramente assimilato. Ovvio, là dove manca la possibilità di riuscire ad avere della frutta sana e fresca, l’integrazione alimentare potrebbe dare un senso, ma è importantissimo che gli integratori siano assimilabili, nonché naturali, altrimenti sono soltanto soldi buttati al vento!!! Da ricordare gli integratori vengono presi come qualcosa in più e non come farmaci.

FONTE
"La mortalità negli studi randomizzati di supplementi antiossidanti per la prevenzione primaria e secondaria; revisione sistematica ed una meta-analisi."
Goran Bjelakovic, Dimitrinka Nikolova, Lise Lotte Gluud, Rosa G. Simonetti, e Christian Gluud.
JAMA 2007; 297:842-857.
Vol. 297 n. 8, 28 Febbraio 2007