Quali sono i numeri in Italia?

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I numeri sono impressionanti e danno una dimensione del fenomeno doping e degli interessi che ci sono in gioco!
450.000 solo in Italia gli assuntori (presunti) di sostanze dopanti. Una parte di loro assume il doping per incrementare artificialmente la propria capacità di prestazione, l’altra parte ricorre invece ai farmaci vietati per modificare la propria struttura fisica.
100.000 i praticanti amatoriali (di ciclismo, di corsa, di sci di fondo, e di altri sport) che praticano il doping sulla base dei riscontri dei controlli dell’antidoping.

3.000 controlli, quelli che la Commissione di vigilanza sul doping ha svolto negli ultimi tre anni nello sport amatoriale. I casi di positività riscontrati sono pari circa al 5%.

2 gli atleti trovati positivi all’antidoping ai Giochi di Atlanta nel 1996. Ad Atene 2004 erano saliti a 27, per poi riscendere a 6 a Pechino 2008 dove vennero effettuati 4.133 controlli effettuati.

15% del totale delle palestre sul territorio nazionale, secondo le principali indagini giudiziarie, sarebbero coinvolte nel doping. Ne fanno parte anche i centri di dimagrimento (espressione piuttosto generica nella quale bisognerebbe comprendere anche alcuni centri estetici, ambulatori privati, acquisti autonomi via internet ed altro) nei quali sono prescritti anoressizzanti di diverso tipo ad un numero di utenti difficile da calcolare non essendoci studi specifici.

80% la percentuale dell’eritropoietina (Epo) sul totale prodotto su scala mondiale che si presume venga consumata con fini illeciti dagli atleti.

Dalla bocca del ministro della Salute Ferruccio Fazio,  nel primo semestre 2010 ci sono stati 500 controlli antidoping tra i ciclisti amatoriali. Nel 15,9% di questi si sono trovati atleti positivi. Per capirci in maniera meno complicata; circa 75 ogni 500 gira-gambe. Per semplificare ancora, 15 su 100 imbrogliano. Immaginiamo una GF con 1000 partenti, fate il conto da voi.