
Il Tennista Nadal è stato visitato dagli ispettori dell’agenzia antidoping; a sorpresa, naturalmente. C’era da aspettarselo dopo quello che è successo, ma va bene così ”. I tennisti professionisti sono obbligati ad essere reperibili 24 ore su 24 praticamente 365 giorni all’anno, e devono comunicare ogni loro spostamento alla WADA (World Anti-Doping Agency). Un metodo che lo stesso Nadal e altri tennisti avevano criticato in passato, senza tuttavia mai venir meno agli obblighi del regolamento. Nadal non ha partecipato al primo turno di Coppa Davis che la squadra spagnola sta giocando ad Oviedo contro il Kazakistan.
Dopo i giorni di tensione tra Francia e Spagna, causa una serie di sketch televisivi in cui gli sportivi spagnoli (in particolare Nadal e Contador) venivano presi di mira dalla trasmissione “Les Guignols” e velatamente accusati di fare uso di sostanze proibite. I pupazzi con i muscoli gonfiati di Nadal e Contador, insieme a quelli di Pau Gasol e Iker Casillas, hanno scatenato una crisi diplomatica, al punto che lo stesso governo spagnolo ha protestato e chiesto spiegazioni.
Va però segnalato che in altre occasioni la trasmissione aveva ironizzato anche sui muscoli di Amelie Mauresmo (tennista francese di buonissimo livello ritiratasi pochi anni fa) e sulle prestazioni di Virenque, ciclista transalpino. Questa nuova serie di attacchi è iniziata dopo la squalifica di due anni comminata a Contador pochi giorni fa.
La stampa spagnola e un po’ tutto il movimento, compreso il comitato olimpico e il governo, ha reagito nervosamente a quello che è stato visto come un attacco indiscriminato allo sport spagnolo, figlio dell’invidia per i successi raggiunti in tutte le discipline più importanti negli ultimi anni. In un video in particolare si vede Nadal che riempie il serbatoio della propria auto di urina e poi parte sfrecciando prima di essere fermato dalla Polstrada. Sull’onda della polemica, la trasmissione, seguitissima in Francia, ha continuato a parodiare Nadal ed altri pezzi grossi dello sport spagnolo come Pau Gasol e Iker Casillas.
A proposito della querelle sulla presunta “positività” degli atleti spagnoli, è intervenuto oggi sul Paìs il sottosegretario allo sport Miguel Cardenal, che in un’intervista ha evitato di commentare la sentenza del TAS su Contador (“non sono nella posizione per poterlo fare”) ma ha rivelato che persone dello staff di Nadal lo hanno contattato per chiedere una presa di posizione in difesa degli interessi di uno dei migliori atleti spagnoli del momento. Cardenal ha ammesso che “in Spagna ci sono stati casi legati al doping che sono stati gestiti male. Alcune inchieste hanno avuto molta risonanza all’estero e i risultati finali sono stati poco chiari”. Intanto una nuova legislazione antidoping entrerá presto in vigore in Spagna, anche su richiesta della AMA (Agenzia Mundial Antidoping) e in vista della candidatura a Madrid per le Olimpiadi del 2020.
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