FIFA apertura al Passaporto Biologico

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La FIFA pronta a sperimentare l'utilizzo del Passaporto Biologico come segnale di apertura nella lotta al doping nel mondo del calcio, infatti la prima vera sperimentazione sarà il prossimo mondiale per club in Giappone, che si disputerà dall' 8 al 18 dicembre.
La FIFA si avarrà della collaborazione con il LAD (Laboratoire Suisse d'Analyse du Dopage) e svilupperà il passaporto biologico direttamente sui giocatori del Barcellona, Santos e altre cinque squadre a sperimentare per primi il PBA.

Il passaporto biologico, si basa su un documento elettronico che raccoglie i dati biologici degli atleti su cui sviluppare un monitoraggio temporale di marcatori biologici in grado di evidenziare l'uso di sostanze dopanti. La sperimentazione si articolerà in due momenti temporali:
Il primo step dal 14 novembre al 8 dicembre 2011 ci sarà un “pre-competition testing pool” dove ogni club fornirà alla FIFA un'accurata documentazione su date di allenamenti e partite per consentire la rivelazione dei profili steroidei dei calciatori, i risultati infine verranno confrontati con i campioni prelevati durante il mondiale per club in Giappone.

Questa nuova tecnica di monitoraggio, rappresenta una novità assoluta per il mondo del calcio.
In realtà il passaporto biologico insieme al programma di reperibilità dell'atleta (ADAMS), quest'ultimo non previsto dalla FIFA, è già una realtà della lotta al doping in sport come il ciclismo e l'atletica. Proprio la reperibilità è il possibile controllo a sorpresa rappresentano infatti il più alto deterrente di queste discipline.
Per oltre un decennio la lotta al doping si è limitata all'analisi del fluido biologico dell'atleta, con risultati davvero sporadici. Il continuo sviluppo di nuovo farmaci ha reso quindi indispensabile l'apertura di canali differenziati per la lotto al doping, in uno sport come il calcio che detiene il primato di praticanti a livello mondiale e che vuole evitare l'esplosione di scandali che, come avvenuto nel ciclismo, ne possano intaccare la credibilità.

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