
Il Direttore Generale della WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) David Howman, in una intervista ha descritto il cuore del problema del doping:
1)Il doping non è un problema dello sport, ma della società nel suo complesso perché spesso è in mano ad organizzazioni criminali o a lobby di carattere mafioso (violento e omertoso)
2)Non è possibile combatterlo facendo ricorso alle leggi vigenti, perché manca un coordinamento globale ed ogni Federazione di ogni singolo Stato è libera di infliggere punizioni più o meno lievi (o di cancellarle, come avviene spesso – ad esempio – in Spagna)
Le cose – riflette Howman – stanno migliorando perché ora siamo riusciti a creare un regolamento generale, ma noi della WADA siamo impotenti perché ogni nazione ed ogni sport si danno regole differenti.
Anche se questa debolezza ha lasciato ad organizzazioni criminali che operano come mafie lo spazio necessario per riciclarsi: se negli anni ’80 lucravano sulla disperazione dell’eroina, ora si sono date al commercio di steroidi e anabolizzanti. Dunque combattere il doping per togliere ossigeno alle mafie, e non per colpire questo o quello sport in nome di chissà quale complotto.
Il nostro obiettivo è però anche quello di fare in modo che un appassionato che segue una gara possa stare tranquillo, perché sicuro di apprezzare uno spettacolo dove chi è più forte vince e tutti sono puliti.
Ultime battute dedicate al caso di Alberto Contador: la WADA di David Howman ha costretto – insieme all’UCI – lo spagnolo a confrontarsi con il TAS di Losanna ricorrendo in appello contro la decisione delle Federciclo spagnola, che ha mandato assolto il campione di Pinto nonostante la positività al clenbuterolo.
Non voglio esprimere un parere fino a quando non ci sarà una sentenza definitiva (probabilmente, ai primi di gennaio, ndr). Certo è che non mi piace che una vicenda venga tirata avanti tanto a lungo, ma è naturale che sia andata così perché i giudici, giustamente, vogliono analizzare con attenzione ogni singolo documento prodotto, e ce n’è una mole impressionante.
Perché abbiamo fatto appello contro la decisione spagnola su Contador? Perché è stato trovato positivo ad una sostanza che è considerata dopante, in qualunque quantità, e non crediamo ci siano altre spiegazioni verosimili per questo se non il doping.
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