DOPING: INSEDIATA LA NUOVA COMMISSIONE ANTIDOPING

(AGENPARL) - Roma, 06 apr - "Siamo profondamente convinti che il doping vada fortemente combattuto nello sport dilettantistico, a causa dell'abuso di quei farmaci che possono essere considerati tossici, che minano la salute degli sportivi e la regolarità delle competizioni sportive".
Così il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha presentato nella sala stampa di Montecitorio gli obiettivi primari della rinnovata "Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive". "La Commissione - ha detto l'on. Fazio - ha una rappresentanza diversa rispetto alla precedente, perchè conta sulla parità dei membri appartenenti al Ministero della salute e quelli del Sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport. Sono stati scelti professionisti affermati e competenti non solo nell'ambito dello sport, ma anche farmacisti, ricercatori, esperti, oltre a un rappresentante del Nas dei Carabinieri, dell'Istituto Superiore di Sanità e i Rappresentanti della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Abbiamo stanziato molti soldi per poter raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti: potremmo arrivare a spendere anche 2 milioni di euro se sarà necessario".

All'interno della Commissione manca però un rappresentante degli atleti: "Ci siamo limitati a chiedere l'apporto del Coni - ha spiegato Fazio -, ma se gli atleti volessero partecipare ai lavori non ci sarebbe alcuna preclusione. Siamo aperti ad eventuali cambiamenti".

Fazio ha focalizzato la lotta al doping nello sport non prefessionistico in due ambienti principali: "Il problema del doping nello sport dilettantistico è riferibile soprattutto all'ambiente delle palestre, con l'abuso che si fa di anabolizzanti e a quello del ciclismo amatoriale, con un utilizzo di integratori oltre i limiti". Il ministro si è infine espresso sulla dichiarazione del professor Veronesi, che aveva parlato della possibilità di legalizzare il doping: "Quella di Veronesi o è stata una battua, oppure si è sbagliato nel rilasciare quella dichiarazione. Non credo sia sostenibile un'ipotesi del genere".