Operacion Skype: svelate due nuove sostanze dopanti Aicar e TB500

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Svelate due nuove sostanze chiamate Aicar e TB500, sembrano essere un piccola nuova frontiera del doping.
La loro scoperta risale alla vigilia dello scorso Tour de France, quando il 29 giugno 2011, prima della partenza del Tour, all’aeroporto di Bruxelles un ex ciclista professionista belga fu fermato con un pacco contenente TB 500. Il suo nome è Wim Vansevenant e, dopo aver appeso la bici al chiodo, non ha abbandonato il mondo del ciclismo ma è stato autista, ed in particolare autista degli ospiti vip dell’Omega-Lotto, ex formazione del fenomenale Philippe Gilbert.


L’8 marzo 2012 invece la polizia spagnola ha arrestato un medico colombiano mentre stava per prendere un volo per la Colombia. Alberto Beltrán Niño, il quale ha lavorato in formazioni del calibro della Selle-Italia, LA Liberty Seguros e Xacobeo-Galicia, è stato fermato nell’ambito dell’Operacion Skype, nata dalle dichiarazioni di due ex professionisti: David Garcia Dapena e Josè Luis Blanco. Il primo, in particolare, dopo essere stato trovato positivo all’Epo durante la Vuelta 2009, corsa nella quale gareggiava in maglia Xacobeo, stessa formazione della meteora Ezequiel Mosquera, ha deciso di svuotare il sacco e cooperare con le autorità.

Da qui quindi il fermo ad Alberto Beltrán Niño, al quale la guardia civil ha rinvenuto confezioni di Aicar e TB500, sostanze ancora poco note alle inchieste di doping. Sicuramente non si può trattare di doping genetico come riferito da Claudio Ghisalberti, collega della Gazzetta dello Sport, ma per capire meglio di che sostanze si tratta dobbiamo affidarci al parere dell’esperto.

Il dottor Massimo Zavaglia, dalle pagine di TuttoBici, ha voluto ribattere all’articolo di Ghisalberti dichiarando: “L’AICAr (5-fosforibosil-5-amminoimidazolo-4-carbossiammide), detto anche acadesina, infatti è una purina che, sin dal 1980, è stata usata in cardiochirurgia per preservare il cuore durante gli interventi cardiochirurgici. Sembra, ma non è del tutto certo, che il farmaco possa interferire con l’attività metabolica dei tessuti modificando la composizione fisica del muscolo”. Secondo il parere dell’Agenzia francese antidoping questa stessa sostanza è stata usata durante il Tour del 2009, e dall’ottobre 2010 è stata inserita dalla WADA nella lista delle sostanze proibite.
“Il TB 500 (timosina beta4) invece, è una proteina, o polipeptide che dir si voglia, – continua il dott. Zavaglia - individuata negli anni ‘40 da Allan Goldstein come sostanza prodotta naturalmente dalla ghiandola timica (ghiandola che si trova nei bimbi davanti alla tiroide e scompare con l’accrescimento), che agisce nella maturazione del sistema immunitario.
Ai fini di doping sembra ma non è assolutamente certo possa offrire vantaggi sulla capacità muscolare di sopportare la fatica ed in particolare sulla forza esplosiva.”

Che si tratti di sostanze proibite non c’è dubbio, che possano alterare la capacità fisica di un atleta è abbastanza assodato, ma sicuramente non si tratta ancora del temutissimo doping genetico, detto senza alcun respiro di sollievo.

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