Già in altri ambienti, come il CIO e la IAAF, si è parlato a lungo dell’aumento dei tempi di squalifica da due a quattro anni per gli atleti positivi alle sostanze classificate come “pesanti”, ma ciò che il Senato francese ha voluto mettere in rilievo è l’assenza quasi totale di pene pecuniarie (in parole povere, multe) a danno degli atleti dopati. In Francia, ad esempio, dal 2006 ad oggi è stata comminata una sola multa, e per giunta di un valore relativamente esiguo (2.500 euro). E la situazione non è molto differente negli altri Paesi. Il rapporto, invece, promuove l’applicazione di questo tipo di pene, unite alla classica squalifica dall’attività agonistica.
Ma le pene vanno inasprite non solo per gli atleti, ma anche per gli staff che permettono queste pratiche. La Francia, come ha spiegato la deputata Marie-Georges Buffet, del Partito Comunista Francese, ex Ministro dello Sport tra il 1997 ed il 2002, è tra i pochi Paesi ad applicare sanzioni penali a danno dei medici e dei dirigenti coinvolti in casi di doping. Questo tipo di pene andrebbero quindi rinforzate negli stati dove già sono presenti, ed estese anche agli altri Paesi. In questo caso, però, l’unico preposto per prendere queste decisioni è l’organo legislativo del singolo stato.
IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE ANTIDOPING DEL SENATO FRANCESE
1. I dopati del Tour ’98
2. 60 proposte contro il doping
3. Più controlli per gli sport di squadra
4. I dopati sono quattro volte di più dei positivi
5. Nessuno sport è esente dal doping
6. Doping anche nel golf!7. Le pratiche dopanti della Juventus
8. La classifica degli sport più dopati9. I controlli “a sorpresa” non sono a sorpresa
10. I dilettanti peggio dei professionisti
11. Il doping si evolve, ecco il doping genetico
12. Il doping uccide!
13. Doping e droga, due mondi strettamente connessi
14. Geografia del doping: Paesi produttori e Paesi senza regolamentazioni15. Martin Fourcade: “Impossibile convincere i giovani”
16. Ecco come ciclisti e tennisti aggirano l’antidoping
Fonte: Giulio Chinappi
0 commenti:
Posta un commento