La depressione si nasconde spesso dietro una vita frenetica; chi soffre di depressione tenta la fuga da se stesso e per farlo si riempie di impegni, di incontri mondani, di amici, di telefonate, di azioni inutili, pur di non vedere quella parte che soffre.
Una vita allo sprint in fuga da tutto. In primis, dalla depressione!
Uno dei disturbi psichici rispetto al quale sono stati maggiormente studiati i collegamenti con lo sport è proprio la depressione. Almeno il 20% degli atleti soffre di depressione, il fenomeno riguarda poi uno sportivo su due quando si arriva alla fine della carriera. Anche se lo sport è già una sorta di 'vaccino' in quanto aiuta a sfogarsi e scaricare molte tensioni ma evidenzia un'altro aspetto, ovvero la scelta da parte dello sportivo di mettere tutta la sua vita nel raggiungimento dei risultati.
Questo produce un giudizio anche sul valore stesso della persona, così in caso di fallimento dei traguardi che si è posto, ad essere messa in discussione è l'intera vita!
Uno dei disturbi psichici rispetto al quale sono stati maggiormente studiati i collegamenti con lo sport è proprio la depressione. Almeno il 20% degli atleti soffre di depressione, il fenomeno riguarda poi uno sportivo su due quando si arriva alla fine della carriera. Anche se lo sport è già una sorta di 'vaccino' in quanto aiuta a sfogarsi e scaricare molte tensioni ma evidenzia un'altro aspetto, ovvero la scelta da parte dello sportivo di mettere tutta la sua vita nel raggiungimento dei risultati.
Questo produce un giudizio anche sul valore stesso della persona, così in caso di fallimento dei traguardi che si è posto, ad essere messa in discussione è l'intera vita!
Esistono persone in piena depressione che a prima vista sembrano l'esatto contrario: rapide, dinamiche, sempre in movimento, loquaci. Anche il loro aspetto apparentemente è un inno al vitalismo: muscolatura tonica (non di rado praticano sport, a volte estremi), portamento deciso, testa alta. Insomma, tutto di loro sembra dirci: «Io non so cosa siano la tristezza e la depressione, vivo a 300 all'ora, faccio 1000 cose al giorno e mi va bene così». Conseguentemente, la vita di questi individui appare molto ricca (hanno l'agenda o il palmare fitto di numeri e di appuntamenti), sono spesso dirigenti, professionisti, imprenditori di successo, sportivi, ma anche artisti e creativi in genere.
Se non mi fermo mai posso non pensare alla mia depressione
Queste persone appaiono trascinate dal bisogno di essere costantemente in movimento, senza spazio per il riposo o la riflessione. Uno stile di vita iperattivo che nasconde qualcosa: un profondo malessere esistenziale - la depressione appunto - da cui è "obbligatorio" fuggire.
Essere sempre pronti, scattanti, tesi come prima di una gara nasconde l'angoscia e la paura della stasi, dei momenti in cui, soli con se stessi, è più facile entrare in contatto con la propria parte sofferente, quindi con la depressione.
Cosa è la depressione?
Si dice che esiste uno stato di depressione quando il cervello, nell'affrontare un problema emotivo stressante, incontra difficoltà a fronteggiare contemporaneamente altri fatti che richiedono attenzione. Questo fenomeno può diventare tanto coinvolgente da rendere inabile una persona e a lungo andare, tale dispendiosa perdita di Energia dell'attività celebrale può produrre varie manifestazioni che vengono etichettate in base allo schema di comportamento esteriore dell'individuo.
Si dice che esiste uno stato di depressione quando il cervello, nell'affrontare un problema emotivo stressante, incontra difficoltà a fronteggiare contemporaneamente altri fatti che richiedono attenzione. Questo fenomeno può diventare tanto coinvolgente da rendere inabile una persona e a lungo andare, tale dispendiosa perdita di Energia dell'attività celebrale può produrre varie manifestazioni che vengono etichettate in base allo schema di comportamento esteriore dell'individuo.
Come è possibile uscire veramente dalla depressione?
1) Risolvere in modo pratico e diretto la cosiddetta "ferita da Abbandono" che blocca l'Energia della persona e la "ferita da Tradimento" che limita la sua autostima, non permettendo di esprimere appieno il suo potenziale;
2) Allenamento neuronale che agisce su tutti i piani della persona: Fisico, Emotivo, Mentale ed Energetico per avere il massimo di Energia disponibile nel raggiungimento dei propri obbiettivi;
In Italia si stà affermando la società di ricerca myKonsulting nello sviluppo del potenziale umano, unica nel genere, grazie all'applicazione pratica ed efficace anche delle ultime scoperte nel campo delle Neuro-Scienze; collabora sia con società sportive, atleti professionisti, amatori che in ambito professionale. La prima cosa da fare è eliminare quelli che sono i blocchi che limitano la persona per far emergere quelli che sono i suoi talenti. La seconda cosa è di identificare un obbiettivo
1) Risolvere in modo pratico e diretto la cosiddetta "ferita da Abbandono" che blocca l'Energia della persona e la "ferita da Tradimento" che limita la sua autostima, non permettendo di esprimere appieno il suo potenziale;
2) Allenamento neuronale che agisce su tutti i piani della persona: Fisico, Emotivo, Mentale ed Energetico per avere il massimo di Energia disponibile nel raggiungimento dei propri obbiettivi;
In Italia si stà affermando la società di ricerca myKonsulting nello sviluppo del potenziale umano, unica nel genere, grazie all'applicazione pratica ed efficace anche delle ultime scoperte nel campo delle Neuro-Scienze; collabora sia con società sportive, atleti professionisti, amatori che in ambito professionale. La prima cosa da fare è eliminare quelli che sono i blocchi che limitano la persona per far emergere quelli che sono i suoi talenti. La seconda cosa è di identificare un obbiettivo
Se non mi fermo mai posso non pensare alla mia depressione
Queste persone appaiono trascinate dal bisogno di essere costantemente in movimento, senza spazio per il riposo o la riflessione. Uno stile di vita iperattivo che nasconde qualcosa: un profondo malessere esistenziale - la depressione appunto - da cui è "obbligatorio" fuggire.
Essere sempre pronti, scattanti, tesi come prima di una gara nasconde l'angoscia e la paura della stasi, dei momenti in cui, soli con se stessi, è più facile entrare in contatto con la propria parte sofferente, quindi con la depressione.
Fuggono dalle relazioni vere ma sarà il corpo a "restituire la depressione"
Le relazioni interpersonali di questi individui sembrano ricche e interessanti. Se si indaga più a fondo, tuttavia, ci si accorge che spesso vivono ogni relazione in modo superficiale e non hanno nemmeno un amico vero. Tanti rapporti occasionali, ma un estremo disagio nel vivere una relazione più stabile e matura. Anzi, gli iperattivi che soffrono di depressione fuggono non appena "sentono" emergere un sentimento più profondo: un rapporto più stretto potrebbe mettere a nudo il nucleo angoscioso dal quale stanno scappando. Cosa può fermare questo comportamento? Il corpo, che con la sua intelligenza, può "scegliere" di ammalarsi per cercare una pausa. È un momento delicato, poiché la depressione latente può entrare in scena in modo inatteso e clamoroso. Ma soltanto dopo questo "faccia a faccia" con la propria sofferenza sarà possibile uscirne e utilizzare le proprie risorse in modo meno parossistico.
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