Calcio: doping e soldi facili

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Zeman intervistato dopo l'ultimo scandalo del calcio scommesse:
Purtroppo nel calcio si vedono i soldi facili, e molte volte si finisce oltre i confini del lecito. Tutto dipende dal business che domina il nostro mondo. Si sono infiltrati personaggi che hanno voluto arricchirsi".
Zdenek Zeman ha trovato le parole più semplici per spiegare il nuovo ciclone scommesse ad un centinaio di baby calciatori dell´Accademia Calcio «La Quercia» di Putignano, che ieri lo hanno premiato ed ascoltato. Il tecnico boemo ha sempre avuto il coraggio di denunciare i misfatti del calcio, creandosi nemici. Ora non canta vittoria, ma va giù ancor più duro.

Campionati virtuali - "Parlano tutti di campionati falsati - attacca Zeman- Ma non sono soltanto quelli dell´ultima stagione. Non si scommette mica da ieri! La verità è che in Italia si giocano campionati virtuali, condizionati ora dal doping ora dalle scommesse. La mia speranza? E´ anche il mio sogno. Vorrei che il calcio restasse un gioco bellissimo. Ogni società dovrebbe prendere esempio dal modello Barcellona, puntando forte sulla formazione dei ragazzi".

Esempio - Nel calderone stavolta ci è finito un suo figlioccio, Beppe Signori. "Mi spiace per Beppe. E´ sempre stato un esempio per i giovani. Un campione vero. Non so quali siano le sue reali responsabilità. Se si è limitato soltanto a scommettere ingenti cifre su una partita, non credo che ci siano problemi".
Infine un passaggio su Luciano Moggi, suo grande nemico, e sulla pesante richiesta di condanna. "Non spetta a me commentare le decisioni del pm. Penso piuttosto che anche questa storia andava risolta prima. Purtroppo il calcio non riesce mai a darsi una regolata per tempo".

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