Anche per questo motivo Wada dunque si prepara a rivedere le norme riguardanti il clenbuterolo: l'obiettivo è quello di stabilire una soglia minima oltre la quale la positività sia conclamata e indiscutibile, mentre ad oggi qualsiasi traccia di clenbuterolo da luogo ad una positività e comporta una squalifica.
Ipotesi di "letteratura scientifica" che potrebbe rilanciare la tesi difensiva dello spagnolo Alberto Contador, il quale aveva attribuito alla carne contaminata la sua positività al clenbuterolo al Tour 2010. Proprio la vicenda che vede protagonista il vincitore del Giro 2011 e su cui si esprimerà ad agosto il Tas di Losanna, oltre a quella dei cinque giocatori della nazionale messicana trovati positivi alla Gold Cup, ha spinto la Wada a riconsiderare la sua posizione sulla specifica sostanza.
"Ci sono pochissime positività al clenbuterolo, quindi non è impossibile analizzare caso per caso - ha detto Rabin - Il timore di carne contaminata con sostanze dopanti non è una novità e in un numero limitato di paesi il rischio esiste. Ma - ha spiegato Rabin- non si può dire che non si tratti di una positività perchè la quantità è piccola. È proprio questa la difficoltà della situazione: potrebbe essere doping ma anche un'altra cosa".
Se verrà trovato un accordo, il cambio di regolamento diventerà effettivo dal 2013.
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