Doping settore amatoriale, solo il 3,6%?

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ROMA - Il ministero della Salute, ha annunciato di aver quasi raddoppiato nel 2011 le risorse a disposizione dei controlli antidoping e dagli ultimi dati con riferimento alla fine del mese di agosto di quest'anno, sarebbe emerso che il 3,6% degli atleti sottoposti a controlli antidoping in centinaia di competizioni sportive amatoriali e giovanili è risultato positivo al doping.
Gli atleti di sesso maschile risultano quelli con la percentuale più alta di soggetti positivi (4,6%). Tra le discipline, invece, maggiore positività è stata riscontrate nella pesistica e e nel culturismo (9,7%), nel ciclismo (4,5%) e negli sport invernali (4,1%).
"L'intensificazione dell'azione - ha dichiarato il ministro Fazio - è stata possibile grazie a un aumento delle risorse messe a disposizione dal ministero per vigilare sul doping nello sport: da 1,2 milioni di euro del 2010, infatti, si è passati a 2 milioni di euro di quest'anno. Questo sforzo, in un momento congiunturale negativo come quello attuale, costituisce un chiaro segnale di attenzione al problema".

"Lo scorso anno - spiega Fazio - la commissione di vigilanza è stata indirizzata prevalentemente su competizioni sportive dei settori amatoriali e giovanili di alcune discipline, dove il fenomeno doping è particolarmente diffuso. I risultati dei controlli hanno confermato la necessità di intensificare l'attività di vigilanza sia per creare un effetto di deterrenza all'utilizzo di sostanze vietate per doping ma, soprattutto, per tutelare la salute degli atleti".

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