
Zdenek Zeman intervistato sull'ennesimo caso calciopoli e sul doping: "Io voglio convincere gli altri che in Italia si può fare calcio pulito, perchè c'è tanta gente che vuole bene a questo sport."
L'allenatore è noto alle cronache giornalistiche sportive per aver più volte pubblicamente denunciato calciopoli e il problema scommesse nel calcio. Zeman non ha mai nascosto i nomi, puntando soprattutto Luciano Moggi.
Proprio nel giorno della presentazione a Pescara, disse: «Bisogna restare dentro e combattere dall'interno chi vuole male a questo sport. Nel calcio ci sono tanti problemi da risolvere, e se c'è gente che vuole il bene di questo sport, sa cosa fare».
In quella occasione, Zeman si tolse un vero e proprio sasso dalla scarpa sull'ex dg della Juventus, da sempre suo storico avversario: «Io faccio ancora calcio. Lui no. Credo che questo vorrà dire pur qualcosa». Negli anni il tecnico boemo non ha risparmiato frecciate anche alla vecchia Signora, pur ricordando che da giovane era tifoso dei bianconeri.
Altro tema caldo, quello del doping. In questo caso l'attuale allenatore biancazzurro disse in una delle tante interviste rilasciate sull'argomento, in cui sparse veleni e sospetti: «Sono fin troppo misteriosi i muscoli di Del Piero e Vialli. Il doping nel calcio esiste eccome. Lo sanno i dirigenti, e lo sanno i calciatori». In un'intervista rilasciata nel 2004 ad alcuni quotidiani sportivi nazionali, in merito alle vittorie della Juventus, e dopo la condanna di un responsabile dello staff medico piemontese, precisò: «La Juve dice che ha vinto, ma per me ha perso. Se un medico è condannato per frode sportiva e doping, è una cosa triste per il calcio e per la società in questione».
Le dichiarazioni di Zeman hanno sempre lasciato il segno. Mai i suoi discorsi sono passati sotto traccia. Dichiarazioni che hanno fatto diventare l'allenatore di Praga l'avversario numero uno di molti tifosi e simpatizzanti juventini. Zeman ha però spesso attaccato il sistema calcio e il famoso Palazzo che avrebbe in alcuni casi fatto finta di non vedere, o comunque sottovalutare i problemi.
Non è stato così un caso che per anni l'attuale allenatore biancazzurro sia finito ai margini, e costretto ad andare ad allenare all'estero o nelle categorie inferiori. L'oblio a cui è stato costretto per molto tempo non gli ha però fatto perdere la voglia di allenare, lottare e denunciare i mali del calcio di oggi. Il resto è storia di ieri, come le dichiarazioni su Viti & company. Anche se è lecito chiedersi cosa abbia detto di nuovo Zeman rispetto al passato.
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