Ciclismo: parzialmente accolto il ricorso del Dr. Enrico Lazzaro

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Il Tribunale Nazionale Antidoping, accogliendo la richiesta della Procura Antidoping del Coni, aveva condannato il medico Enrico Lazzaro alla squalifica a vita. Un’inchiesta, partita dalla Procura della Repubblica di Padova, aveva visto il Dr.Lazzaro nell'occhio del ciclone dopo la pubblicazione di un filmato della Guardia di Finanza che lo riprendeva mentre pratica l'ozonoterapia (prelievo di sangue che viene poi arricchito con ozono attraverso una macchinario) ad una nuotatrice minorenne, S. G., del Team Veneto di Padova e comunque solito a praticare l'autoemotrasfusione agli atleti.


Il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna ha però  parzialmente accolto il ricorso del Dr. Enrico Lazzaro contro la sentenza del Tribunale antidoping del Coni, riducendo la squalifica da inibizione a vita a soli 5 anni, dall'altro lato ha dato l'ok alla lotta al doping dello sport italiano. manifestazioni ed eventi sportivi.

Già nel 2008 erano partite le indagini 'Via Col doping'  che hanno individuato una nuova forma di doping ematico che è quasi impercettibile. La cosiddetta terapia di ozono comporta l'estrazione di 200cc di sangue, unire questo con l'ozono e poi re-iniezione. Aiuta il trasporto di ossigeno e quindi è vietato dalle linee guida più ampia della WADA in inganno, ma non cambia i valori del sangue ed è quindi probabile che per eludere i rilevamenti con il sistema del passaporto biologico, per questo motivo era stato arrestato il Dr. Lazzaro, che a quanto pare continua indisturbato le sue pratiche!

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